Il racconto del teatro

Edison / Andrea Fazzari

Appunti di… EVA FUTURA (2)

 

RIPERCORRIAMO LA NASCITA DELLO SPETTACOLO EVA FUTURA, CURIOSANDO SUL BLOG DI “RADIOSPAZIO TEATRO

 

1 dicembre 2015

La fotografia, scattata durante una prova tecnica, non documenta un momento dello spettacolo ma rappresenta lo stato dei lavori in cui ci troviamo. I due personaggi sulla sinistra, Lord Ewald e la serva Molly, agiscono in un video realizzato col chroma  key; il personaggio sulla destra, Alicia Clary appare in semitrasparenza dietro uno specchio magico: un trio di fantasmi che fluttuano sulle pareti perimetrali della scena vuota. Fra un attimo entreranno in scena gli attori e scatterà un rapporto instabile fra il vivo e l’ectoplasma, fra la presenza e l’assenza. Su questo rapporto stiamo lavorando nell’ultima settimana di prove; sono giorni in cui all’etereo dei fantasmi si contrappone la fisicità della macchina scenica che deve essere messa a punto passaggio per passaggio.

Appunti di… EVA FUTURA (1)

 

RIPERCORRIAMO LA NASCITA DELLO SPETTACOLO EVA FUTURA, CURIOSANDO SUL BLOG DI “RADIOSPAZIO TEATRO

 

9 novembre 2015

Da dove s’incomincia a raccontare uno spettacolo che sta per nascere? Oggi pomeriggio faremo la prima lettura con gli attori. Una prima lettura viene come viene, come un neonato. E’ un organismo approssimativo e, diciamolo, bruttino, ma nel quale si vogliono leggere, per rincuorarsi, molte possibilità – ed è un bene che non sia gran che perché a volte vengono fuori certe prime letture tutte vigorose, supervitaminiche e con la faccia da pupi già formati, con i capelli addirittura, e superbe, anche, con l’aria di chiedere: “Dov’è il teatro?”:  se fosse per loro, andrebbero in scena così come sono, senza nemmeno togliersi il pannolino. Sono le peggiori, naturalmente, perché nascendo già così “imparate” non potranno altro che avvizzire nella loro pellicola di plastica, durante il mese di prove, senza essere mai cresciute, e debutteranno come certe signore rifatte e ripittate che fingono di avere il batticuore per l’emozione.
Dunque, della prima lettura vi diremo, forse e se ne varrà la pena. In questo mese di prove vi racconteremo dello spettacolo cercando di sottrarci (noi e voi) alla noia della trama. Oggi incominciamo dal modellino di Alice Delorenzi, bello e per ora enigmatico: mi piace l’idea di iniziare questo racconto con un cartoncino piegato, incollato e fotografato alla meno peggio, lì sul tavolo dove si trova. Siamo ai materiali preliminari: il cartone (del modellino) e la carta (del copione); è un momento sospeso, in cui tutto può essere ancora piegato, tagliato, modellato e riscritto, mentre prende forma, inesorabile, la scrittura più avventurosa, quella scenica.

Pillole di… REZZAMASTRELLA (2)

 

Nella cornice dell’AstraCafé, durante il primo di incontro di “Le voci della scena”, Daniele Gaglianone e Federica Mazzocchi chiedono a Flavia Mastrella e Antonio Rezza le reazioni dei loro genitori alla visione degli spettacoli che li vedono protagonisti. Scopriamo insieme nuovi spunti sulla gerarchia ecclesiastica e le affezioni a Padre Pio e a San Tommaso d’Aquino.

Pillole di… DI MAURO e VISCOVO

 

In The secret love life of Ophelia il drammaturgo britannico Steven Berkoff immagina il contenuto delle lettere che, nella prima scena dell’atto terzo di Amleto, Ofelia restituisce all’amato, per volere del padre. In scena al Teatro Astra il 20 e il 21 novembre, Michele di Mauro e Carlotta Viscovo raccontano agli occhi e alle orecchie del nostro blog come è nato questo spettacolo.

Come mettere in azione un carteggio? Quanto incidono nella drammaturgia le partiture sonore e musicali?

PER COMINCIARE Featured

Comunque lo si voglia declinare o interpretare, un blog non può che essere un racconto, anzi un racconto che tende all’autobiografico, come testimoniano gli innumerevoli blog di poeti in vena di aprire l’animo loro (oltre che di pubblicare versi); di diaristi minimali; di opinionisti dominati dall’urgenza di condividere con l’umanità la loro personale lettura del mondo e della cronaca. Se la natura (la vocazione) autobiografica di un blog è aderente e funzionale alle esigenze dei più svariati soggetti, la sua gestione e il suo cammino si complicano quando il soggetto è un Teatro, cioè un organismo polimorfo formato da voci, individui e linguaggi molteplici.

Questo blog tenterà di essere lo strumento mediante il quale il TPE si racconta; per farlo, dovrà ascoltare e mettere in pagina le parti che costituiscono il corpo del discorso teatrale: gli spettacoli, certamente, (quelli ospiti e quelli di produzione), ma anche le prove, il lavoro che sottende gli allestimenti, i progetti – quelli che si realizzano e anche quelli che si fermano per strada, non meno importanti perché testimoni attivi dell’attitudine al progettare. Non sarà, come è evidente, una narrazione lineare, ma è probabile che il fascino più sottile di un racconto risieda proprio nelle sue digressioni.